L’introduzione del concetto di standard, soprattutto nel contesto dei processi transazionali, genera sempre scetticismo e resistenza. Un po’ perché spesso c’è un applicativo, una “norma” o procedura che si ritiene siano già uno standard. Un po’ perché buona parte del contenuto di valore degli operatori di un processo transazionale si pensa sia proprio nella gestione dell’eccezione.
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Poco valore e grande spreco, in realtà. Terreno ideale dell’approccio Lean.
Proviamo a cambiare punto di vista, allora, e guardiamo alle deviazioni dallo standard. Cioè a tutte le modalità operative, diverse da quanto progettato in un processo o cablato in un sistema, che decidiamo o, molto più spesso, siamo costretti ad adottare. Concordiamo che la continua ricerca di soluzioni a imprevisti o anomalie non è esattamente una condizione efficiente di produttività. Assorbe e consuma inutilmente capacità e risorse, oltre a riempire il quadrante della bassa importanza ed alta urgenza della matrice di Eisenhower: il “pompieraggio”.
Disporre di uno strumento che rappresenta e quantifica la situazione descritta sarebbe ideale. E sorprendente sarebbe scoprire quanto grande è l’opportunità di miglioramento economico ed operativo che si cela nella riduzione delle deviazioni.
Bene, oggi abbiamo la soluzione. Il connubio tra approccio Lean e Process Mining concretamente amplia ed accelera le iniziative di miglioramento dei vostri processi transazionali.
Guarda il video completo dell’evento Lean Thinking nell’era digitale: https://youtu.be/qzvKXgy9N-s
Vuoi approfondire l’argomento? Scrivici! marco.raveggi@staufen.it
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