Le virtù della programmazione di breve

Quante volte ci sono stati problemi nel raggiungimento degli obiettivi di progetto, soprattutto per quanto attiene il rispetto delle tempistiche? La soluzione che viene per lo più individuata è talvolta peggiore del problema che vuole risolvere: ovvero il ricorso a strumenti sempre più complicati di programmazione e controllo avanzamento del progetto. Questi spesso consumano molte risorse, senza di fatto risolvere il problema.

Crediamo che il problema vada risolto in modo più psicologico che razionalistico. Devo “tagliare l’elefante a fette”.

Innanzitutto separando chiaramente la programmazione di lungo del progetto, che mi garantisce di programmare le attività in coerenza con la scadenza finale del progetto e di verificare la disponibilità delle risorse nel lungo, dalla programmazione di breve, con un orizzonte di 2/4 settimane, con la quale faccio un’allocazione fine delle attività. A partire dal Gantt generale definisco quali attività devono essere fatte da chi in quali giornate con quale carico di lavoro. L’obiettivo non è gestire le deviazioni, ma cercare di anticipare i problemi e risolverli, per evitare le deviazioni. Così il progetto si stabilizza e l’entropia si riduce.

A questa programmazione di breve deve corrispondere un controllo avanzamento molto stringente. Possibilmente ogni giorno si deve verificare l’avanzamento, per intercettare le deviazioni prima che non siano più gestibili.

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Dal 2007 è socio ed amministratore unico di Staufen Italia. In precedenza ha lavorato in azienda, nella funzione organizzazione, per poi iniziare l'attività di consulente, acquisendo esperienze sui temi "caldi" che si sono succeduti in questi ultimi venti anni, dallo sviluppo organizzativo supportato dall'IT, al TQM, al business process reenginerring, al Lean Thinking.

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