Poka Yoke

Il poka yoke, che in giapponese significa “a prova di errore”, indica un modo di progettare un’apparecchiatura ponendo dei limiti alla sua modalità di utilizzo: ciò obbliga l’operatore ad utilizzare correttamente l’apparecchiatura stessa.

Il popolo del sol levante ci ha insegnato ad utilizzare il poka yoke ogni qualvolta ci sia il rischio che una determinata operazione arrechi danno alle persone, alle apparecchiature od al processo nel caso in cui non venga svolta correttamente.

Sotto un certo punto di vista il poka yoke “deresponsabilizza” l’operatore nei confronti di una certa azione poiché ne impedisce l’errata esecuzione.

E’ pur vero che tutte le metodologie di miglioramento continuo (WCM, Lean, TPM, 6sigma,…) si fondano sulla crescita delle competenze del personale e sulla sua responsabilizzazione.

La domanda che ci dobbiamo quindi porre è quale sia la discriminante che ci guidi nella scelta di adottare o meno un poka yoke affinché i principi del miglioramento continuo non siano contraddetti.

Un esempio ci può aiutare in tal senso: nelle automobili dotate di cambio automatico non è possibile sfilare la chiave di accensione se la leva non è in posizione “parking”. In questo caso si presume che chi guida il mezzo sia competente e responsabile ma…possa essere sopraffatto dalla disattenzione!

Anche le interfacce software sono un esempio interessante: limitare il raggio d’azione dell’utente per evitare danni al sistema.

Il dilemma è: quanto?

Qual è il vostro parere?

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Dimitri Viale si dedica per 10 anni all’applicazione di metodologie WCM & LEAN in azienda multinazionale del settore buiding materials, ricoprendo prima il ruolo di WCM Facilitator, successivamente di responsabile di produzione ed in seguito di coordinatore WCM nazionale e regionale, conseguendo la qualifica di istruttore avanzato ed auditore a livello mondiale. Infine promuove l’implementazione della WCM come responsabile di stabilimento. Ricopre il ruolo di responsabile di produzione nel settore farmaceutico dove continua per altri 6 anni a definire e supportare l’implementazione di programmi di miglioramento ed eccellenza di medio/lungo termine così come di interventi Quick-win in ottica LEAN. Si unisce al team Staufen Italia nel 2019 come consulente TPM. Le principali aree di competenza sono: Lean Transformation: Kaizen, Continuous Improvement, 5S, Operational Excellence, Shopfloor management, World Class Manufacturing e TPM

One thought on “Poka Yoke

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    Sandro Rizzoli says:

    Salve, a mio avviso il poka yoke è sempre il migliore intervento preventivo a fronte di non conformità ripetute e/o gravi. Altri interventi, come ad es. l'incremento delle competenze del personale, vengono dopo in termini di efficacia. Certo, non è sempre facile trovare soluzioni poka yoke, ma bisogna sempre provarci.

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