Da sempre un layout di fabbrica efficiente e valido è molto importante, soprattutto dalle prime fasi di progettazione, in quanto non solo permette di giustificare i costi di investimento iniziali, ma anche perché le disposizioni di macchinari e sistemi di un impianto produttivo determinano la corretta gestione degli spazi e la conseguente ottimizzazione dei processi produttivi.

Cruciale è la fase in cui questi cambiamenti vengono fatti quanto un’impresa è già ampiamente avviata e si vogliono introdurre nuove tecnologie o si vogliono ampliare capacità produttive e rendimento. Ma come è possibile riuscire a raggiungere un layout design ad hoc e a lungo termine? Semplice! Analizzando quanto più dettagliatamente le singole fasi della produzione, valutando e considerando le opinioni degli operatori nelle loro attuali postazioni, definendo obiettivi chiari e progettando soluzioni tecniche, scegliendo accuratamente le risorse disponibili, tramite fattori quantificabili, e identificando potenziali vincoli attuali e futuri.
Il livello di difficolta cresce ovviamente quando vi sono pareri decisionali contrastanti, pertanto è molto importante che le idee e i punti di vista di tutti i colleghi coinvolti vengano tenuti in considerazione e vengano soddisfatti i punti principali per la messa in attivo del nuovo layout, senza dimenticare il budget d’investimento iniziale.
La scelta deve essere fatta qualitativamente e quantitativamente in ogni caso si parli di brownfield, green field o relayout.
La fabbrica dei sogni? No, semplicemente, ideale!

