Il Lean: tanta strada da fare

Le aziende (ed i consulenti) ormai puntano sempre più sul digitale, spesso visto come la soluzione a tutti i problemi. Il lean thinking è ritenuto qualcosa di antico, da “boomer”, qualcosa che le aziende “hanno già fatto”, mentre il digitale è “cool”.

Tuttavia, visitando le aziende, è evidente che gli sprechi sono ancora ben lontani dall’essere eliminati. Riunioni inutili e male organizzate; centinaia di e-mail che peggiorano la comunicazione anziché migliorarla; tempi di risposta lunghissimi, data l’inadeguatezza dei processi o dell’attribuzione di responsabilità, ecc.

Si pensa di sopperire alla disorganizzazione con la digitalizzazione, ma si finisce per digitalizzare gli sprechi.

Il risultato? Tecnologie costose che non portano il valore atteso, persone frustrate, clienti insoddisfatti.

Il lean non è superato: è più attuale che mai. Eliminare ciò che non serve, semplificare, coinvolgere chi crea valore. Solo così il digitale può diventare un acceleratore e non un moltiplicatore di inefficienze.

Oggi più che mai è necessario combinare lean thinking e digitale. Ma serve metodo, senso critico e la volontà di guardare in faccia ciò che non funziona. Perché al di là delle mode, la vera trasformazione comincia da lì. E di strada da fare, ancora, ce n’è parecchia.

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Dal 2007 è socio ed amministratore unico di Staufen Italia. In precedenza ha lavorato in azienda, nella funzione organizzazione, per poi iniziare l'attività di consulente, acquisendo esperienze sui temi "caldi" che si sono succeduti in questi ultimi venti anni, dallo sviluppo organizzativo supportato dall'IT, al TQM, al business process reenginerring, al Lean Thinking.

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