Allenarsi, allenarsi, allenarsi … e sudare

“Non c’è cosa che non venga resa più semplice attraverso la costanza e la familiarità e l’allenamento. Attraverso l’allenamento noi possiamo cambiare; noi possiamo trasformare noi stessi.” Dalai Lama

allenamentoSembra la formula per realizzare la Lean Transformation. Ovviamente l’onorabilità degli obiettivi è ben diversa. Ma dietro c’è sempre la natura umana, uguale in ogni luogo, in ogni tempo, per ogni attività.

Gettiamo nel cestino i vari “One Minute XXX”. L’azienda deve migliorare sensibilmente i propri obiettivi, le proprie prestazioni, quindi la propria organizzazione. Questo avviene però solo tramite un cambiamento, che a sua volta si ottiene solo con la costanza e l’allenamento. Non cerchiamo facili e rapide soluzioni che non esistono. Mettiamo in conto tanto allenamento (e tanto sudore), e i risultati arriveranno.

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Dal 2007 è socio ed amministratore unico di Staufen Italia. In precedenza ha lavorato in azienda, nella funzione organizzazione, per poi iniziare l'attività di consulente, acquisendo esperienze sui temi "caldi" che si sono succeduti in questi ultimi venti anni, dallo sviluppo organizzativo supportato dall'IT, al TQM, al business process reenginerring, al Lean Thinking.

2 thoughts on “Allenarsi, allenarsi, allenarsi … e sudare

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    Enrico De Poli says:

    ...certo che gettare nel cestino il “One Minute XXX”, che è il "fondamento del manager"... è come gettare il Pagani-Salsa per un ingegnere del Poli....
    Direi che tale base può essere considerata come partenza e non come arrivo, questo si...
    Ma buttarla proprio via, no, dai...

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      Nicolò Fiorucci says:

      Ciao Enrico,
      credo che Giancarlo con "gettare nel cestino" intendesse proprio il fatto che non dobbiamo basare la strategia SOLO su quello ma concentrarci soprattutto nel crescere e non focalizzarci sullo stato attuale, altrimenti si rischia di rimanere dei "one minute manager".
      Il prof. Liker stesso nel suo "the Toyota Way" racconta come, visitando lo stabilimento Toyota di Hebron (USA), apprese che il modello di leadership che ne era alla base nasceva proprio dal lavoro fatto da Blanchard (autore del One-Minute). Ma attenzione, ho detto "alla base". Toyota prese infatti da Blanchard il concetto di "situational leadership" combinandola con il pensiero TPS. La serie dei "One-Minute" si concentra infatti su di un modello di persone che lavorano insieme creando task force e facendo riunioni (praticamente gruppi di "temporary" problem solving). Toyota partendo da questo concetto sviluppò un modello che è qualcosa di più di "task force meeting", trasformandolo in un vero e proprio fine tuning giornaliero non solo verso i problemi ma anche verso qualsiasi opportunità di miglioramento.
      Staufen stessa si impegna con i suoi partner a strutturare dei sistemi di gestione di fabbrica come quello Toyota, arrivando, riunione dopo riunione, reparto dopo reparto, a creare un solido processo di Shop Floor Management.

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