Veniamo da un periodo di “euforia tecnologica” in cui sembrava che l’innovazione digitale potesse rappresentare la panacea di tutti i mali.
In questi giorni di pandemia e telelavoro ci siamo resi conto che ci sono ancora tante cose da migliorare (es. banda larga) e tante opportunità da cogliere (es. le app per il monitoraggio dei contagi).
Però le molte esperienze di questi giorni hanno reso drammaticamente evidente l’importanza dei processi.
Ricordate certamente tutti il “crash” del sistema informatico dell’INPS sotto il peso dell’onda d’urto delle domande di bonus. In quei giorni ho letto una interessante testimonianza su come, negli stessi giorni, il comune di Berlino avesse risposto senza intoppi ad un analogo picco di domande di sussidio. La differenza, in quel caso, non l’ha fatta l’infrastruttura tecnologica ma il fatto di aver progettato un processo dotato di una fase preliminare di “livellamento”: un sistema di prenotazione di appuntamenti, una gestione (trasparente) della coda e un sistema di approvazione basato su pochi dati e informazioni.
In poche parole? Lean.