Tu costruiresti una casa senza fondamenta?

Immagina di voler costruire una casa. La tua casa dei sogni, solida, confortevole, efficiente. Ti affidi a un architetto, il quale ti presenta un progetto avveniristico, pieno di tecnologie all’avanguardia e soluzioni domotiche di ultima generazione. Ma quando chiedi informazioni sulle fondamenta, ti risponde che non sono necessarie, che la casa si reggerà da sola grazie a materiali innovativi e software intelligenti.

Ti fideresti di questo professionista? Probabilmente no. Eppure, nel mondo aziendale, spesso si assiste a un’inversione di rotta: si ricercano soluzioni complesse e sofisticate per ottimizzare le prestazioni, trascurando le basi solide su cui si regge l’intera struttura.

Prendiamo l’apprendimento. Quanti studenti si lanciano in discipline complesse senza aver prima acquisito le nozioni basilari? La matematica avanzata senza una solida conoscenza dell’aritmetica, la letteratura senza una padronanza della grammatica, sono come castelli di sabbia: destinati a sgretolarsi al primo soffio di vento.

E che dire del mondo del lavoro? In un mercato sempre più competitivo, si tende a ricercare la specializzazione, le competenze avanzate, l’innovazione. Ma se non si possiedono le basi del proprio mestiere, se non si ha una solida conoscenza del settore in cui si opera, anche le competenze e le soluzioni più sofisticate, rischiano di essere inefficaci.

Un paio di esempi dal campo: mi viene in mente di una realtà molto importante a livello globale, che recentemente spingeva su una diffusione capillare di monitor per la visualizzazione e gestione delle prestazioni sul campo, ma che non aveva una chiara definizione dell’organizzazione (il Chi e il Cosa).

Oppure, di un’azienda che riteneva di migliorare le prestazioni focalizzandosi sull’implementazione di uno schedulatore della produzione, ma con processi poco definiti ed un alto livello di componenti mancanti.

Certo, la costruzione richiede tempo e fatica. Bisogna scavare a fondo, gettare il cemento, attendere che si asciughi. Ma solo così si potrà costruire una casa che duri nel tempo, una casa in grado di resistere alle intemperie e di offrirci riparo e sicurezza.

Back to basics: costruire il futuro aziendale su solide fondamenta. Quindi, la prossima volta che ti troverai ad affrontare una nuova sfida, ricorda: non trascurare le fondamenta. Ritorna ai metodi base, senza troppe sofisticazioni. Assicurati di avere un buon appoggio a cui affidarti, e solo allora potrai ottenere risultati solidi e duraturi.

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Ha lavorato per 15 anni nella multinazionale giapponese Komatsu. Dapprima occupandosi di qualità, dal Controllo Prodotto e Processo, sino a gestire lo Sviluppo del Sistema Qualità in ottica di Qualità Totale. Successivamente in ambito produttivo, ha seguito l’ottimizzazione dei processi, affiancando i “sensei” della casa madre e progressivamente assumendo la gestione dei Gruppi di Miglioramento aziendali, definendo e veicolando soluzioni tecnologiche ed organizzative al fine di ottimizzare i processi. Infine, ha concentrato il suo operato nello sviluppo della Supply Chain aziendale. A partire dal 2010, come consulente, ha guidato progetti sui temi della Lean Production in differenti settori manifatturieri, concentrandosi sull’implementazione dello ShopFloor Management, il Problem Solving e sulla comprensione del reale valore per il cliente. Attualmente, si è focalizzato sullo sviluppo organizzativo, sia in termini di eccellenza del processo, che di eccellenza nella leadership.

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