4.0 volte più leadership

Un comune fraintendimento quando si parla di 4.0 è l’impatto che esso avrà sulle risorse umane all’interno dell’organizzazione. Spesso si pensa che, sostituendosi all’uomo, le macchine e la tecnologia possano ridurre i posti di lavoro, oltre che le opportunità di apprendimento e di sviluppo degli operatori.

La verità è che l’avvento del 4.0 permetterà una crescente autonomia dei lavoratori, liberandoli da mansioni ripetitive e facendo spazio a lavori cognitivi come il problem solving strutturato, il monitoraggio ed il miglioramento continuo dei processi. In questo modo, il personale ha più tempo da dedicare alla crescita e alla gestione di attività che creano valore aggiunto all’azienda. Ma senza una leadership adeguata, questa nuova dimensione creata dalla digitalizzazione diventa uno spreco.

20190314 Post Blog

Ciò significa che una forte leadership da parte del management di qualsiasi livello è fondamentale nell’affrontare la trasformazione digitale. Infatti, il leader ha il compito di far crescere il suo team e responsabilizzarlo a svolgere attività più complesse, ma soprattutto mai affrontate prima. Ed è proprio qua che la figura del leader diventa essenziale, in quanto è compito suo fornire continuo supporto morale e tecnico in questa fase di incertezze, mettendo a frutto la tecnologia per potenziare le capacità dei propri collaboratori, rendendoli indispensabili per il successo dell’azienda.

Spesso quanto riportato sopra viene sottovalutato, se non che a malapena considerato, il che scatena una reazione d’inerzia e resistenza al cambiamento per paura di molteplici fattori che esso porta con sé, tra cui quelli menzionati all’inizio di quest’articolo. Quindi è fondamentale per le aziende che attraversano questa fase di metamorfosi digitale investire maggiori risorse sulle capacità umane. Specialmente perché senza di esse, la tecnologia diventa obsoleta.

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Carlo Spalletti ha recentemente teminato gli studi in Economia e Management nella città di Osnabrück in Germania. Durante i suoi studi ha ottenuto certificati in ambito Lean, quali Six Sigma Yellow Belt e Lean Management & Kaizen Practitioner. Come parte degli studi, ha completato con successo uno stage di 6 mesi alla KPMG ad Amburgo nell’ambito della consulenza finanziaria e operations. Durante questo lasso di tempo ha sviluppato un dashboard per monitorare l’andamento economico dei principali stati europei e dei loro settori primari. Nel dipartimento di Operations consulting ha aiutato il suo team a definire un catalogo di criteri per la qualificazione dei fornitori e a migliorare la strategia del dipartimento acquisti di un fornitore di Energia. Consulente STAUFEN. da marzo 2019, ha affiancato vari colleghi in progetti di Shopfloor Management®, Factory Planning e miglioramento continuo.

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