Il digitale supera i limiti del Lean

Partiamo dal presupposto che per superare i limiti del Lean, è prima necessario comprendere a fondo le metodologie e gli strumenti che lo caratterizzano, nonché aver perlomeno intrapreso un processo di implementazione Lean nella propria azienda. Al netto di quest’osservazione, i benefici dell’industria 4.0 in un contesto Lean sono molteplici. Ciononostante, questo breve articolo si focalizza su tre macroaree fondamentali per il Lean: flessibilità, produttività e rapidità.

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Flessibilità: tramite metodologie Lean, come lo SMED, i tempi del processo di setup vengono significativamente ridotti. Le tecnologie di Industria 4.0 favoriscono questi interventi. Nuovi sensori e software permettono alle macchine di identificare automaticamente i prodotti e quindi di caricare gli utensili appropriati senza intervento manuale. Poiché il setup è automatizzato, gli operatori possono concentrarsi sulle attività a valore.

Produttività: i guasti e le rotture delle attrezzature risultano in un basso grado di produttività e di efficacia dell’impianto. Per fare fronte a questi problemi, l’azienda Lean ricorre al TPM, con l’obiettivo di ridurre i tempi di inattività necessari. Algoritmi di analisi avanzata e di machine learning vengono impiegati per effettuare la manutenzione predittiva, riducendo ulteriormente i tempi di fermo impianto tramite interventi più mirati.

Rapidità: lo ShopFloor Management® viene utilizzato, tra le altre cose, per reagire quotidianamente alle deviazioni. Tuttavia, lo SFM talvolta non è sufficiente per garantire la tempestività necessaria. Sistemi avanzati di reporting dei dati caratterizzati dall’industria 4.0 accelerano i processi di miglioramento continuo identificando prontamente le cause radice dei problemi.

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Carlo Spalletti ha recentemente teminato gli studi in Economia e Management nella città di Osnabrück in Germania. Durante i suoi studi ha ottenuto certificati in ambito Lean, quali Six Sigma Yellow Belt e Lean Management & Kaizen Practitioner. Come parte degli studi, ha completato con successo uno stage di 6 mesi alla KPMG ad Amburgo nell’ambito della consulenza finanziaria e operations. Durante questo lasso di tempo ha sviluppato un dashboard per monitorare l’andamento economico dei principali stati europei e dei loro settori primari. Nel dipartimento di Operations consulting ha aiutato il suo team a definire un catalogo di criteri per la qualificazione dei fornitori e a migliorare la strategia del dipartimento acquisti di un fornitore di Energia. Consulente STAUFEN. da marzo 2019, ha affiancato vari colleghi in progetti di Shopfloor Management®, Factory Planning e miglioramento continuo.

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