


Immaginiamo il caso di un’azienda, costituita da due reparti produttivi, il primo di generazione del semilavorato (1.000 m2 /giorno), il secondo di conversione in prodotto finito (800 m2 /giorno), che lamenta mancanza di spazio a causa dell’enorme quantità di semilavorato presente.
Il plant manager richiede al responsabile Lean di svolgere un’analisi interna, che evidenzia i seguenti punti:
In entrambe le direzioni: può generare grandi profitti o devastare la profittabilità
Una riduzione di prezzo dell’1%, può ridurre il profitto operativo di oltre il 10% e nessun’altra leva (costi fissi o variabili, volumi) determina un tale effetto moltiplicatore.
Uno studio di Morgan Stanley ha rilevato che l’88% degli studi effettuati su casi aziendali hanno mostrato un miglioramento delle prestazioni operative di quelle imprese che hanno adottato politiche ambientali e sociali.
La riflessione che sorge spontanea è la seguente: se anche una delle principali banche d’affari mondiali, centro nevralgico del capitalismo moderno, intravede nella “fairness” sociale ed ambientale un vantaggio economico, allora forse il mondo sta proprio cambiando.
Voglio condividere con voi una tendenza che vedo in più aziende con “esperienza lean”: il cercare sempre qualche cosa di nuovo e diverso da quanto fatto fino al giorno prima.
Certe aziende sono affascinate dal metodo nuovo oppure dal metodo con il nome nuovo; sono attratte dall’approccio complesso. E se non trovano appagamento, la loro reazione è suppergiù “già fatto” oppure “già visto”. Quasi alla ricerca della formula magica che funzioni davvero nel proprio contesto e porti gli sperati risultati.
Lo sviluppo di canali diretti è un percorso fondamentale verso la capacità di controllo del mercato e della domanda finale, ma i rendimenti economici decrescenti spesso richiedono all’azienda l’utilizzo di canali indiretti per implementare la propria strategia di mercato. L’esperienza di molte organizzazioni negli ultimi anni dimostra che i canali indiretti possono essere fondamentali per espandere la copertura del mercato e l’utilizzo di una combinazione di canali di vendita diretti e indiretti consente di sfruttare le capacità complementari di ciascun tipo di canale per servire segmenti di clienti specifici. Tuttavia, il successo di questi programmi può variare in modo significativo.
In our previous article ( The Challenge of Sales Forecasting in a Lean Environment) the sales manager, Mateo, was struggling with volatile sales forecasts. Obviously, the forecasts were important to the organization.
He recognized forecasting was not the primary goal for salespeople. They wanted to help customers and make their numbers.
In un mondo sempre più iperconnesso, in cui ormai molte aziende si aspettano che i propri dipendenti siano reperibili e rispondano alle e-mail 24 ore su 24, 7 giorni su 7, il sonno è sempre più un importante argomento organizzativo che richiede la giusta attenzione.
(based on the book “Sales Process Excellence,” by Michael J. Webb
The sales team worked frantically to qualify and close their opportunities. Their forecast accuracy was terrible.
Knowing the market’s enormous potential, the president attended all sales meetings. “Damn it, Matteo. Last month you were 19% over plan. This month, you’re 40% under. Can’t you get your act together?”
Quante volte ci sono stati problemi nel raggiungimento degli obiettivi di progetto, soprattutto per quanto attiene il rispetto delle tempistiche? La soluzione che viene per lo più individuata è talvolta peggiore del problema che vuole risolvere: ovvero il ricorso a strumenti sempre più complicati di programmazione e controllo avanzamento del progetto. Questi spesso consumano molte risorse, senza di fatto risolvere il problema.
Crediamo che il problema vada risolto in modo più psicologico che razionalistico. Devo “tagliare l’elefante a fette”.